martedì 7 febbraio 2017

Stesso passo, ma sensazioni diverse

Domenica in programma una gara non competitiva a due passi da casa, ma, nonostante fosse giunta alla 16a edizione, fino ad ora non vi avevo mai preso parte. Mi riferisco alla gara “Marcia della Croce Bianca”, che si è disputata a Boltiere, organizzata dalla P.A. Croce Bianca. Molte le similitudini con la gara di domenica scorsa: diversi percorsi tra cui poter scegliere; tracciato piano che si snodava tra paesi addormentati su strade asfaltate, su sentieri tortuosi lungo gli argini di un fiume, la scorsa domenica lungo il Serio, lungo il Brembo nell'ultima gara, su tranquille strade bianche di campagna accarezzando antiche cascine. Entrambe le gare hanno sfiorato ex-cave ora riconvertite in laghetti per la pesca “sportiva”, dove infreddoliti pescatori tentavano di catturare una preda. Pure il tempo atmosferico era molto simile: una leggera nebbia faceva sì che tutto apparisse un po' sfuocato e rendeva quasi magico il paesaggio riportando alla mente le tipiche atmosfere in cui si muovono maghi, elfi, draghi e principesse. Insomma due gare del tutto simili anche nella parte mangereccia: anche qui vi era (dicono) il panino con la mortadella che io non ho trovato; beh, è stato rimpiazzato da una fetta di pane e salame, mangiato più per gola che per fame! Molto simile la gara, molto simile la mia andatura, sempre di corsa, seppur lenta. Ma possono due gare simili in tutto dare due sensazioni diverse? Certamente sì!
A Romano, complice forse la basse temperature, i partecipanti non erano molti; il disegno dei tracciati di gara faceva sì che una volta divisi questi si ricongiungessero solo alla fine. Il risultato era quello di correre praticamente in solitudine; solo i più veloci avevano la possibilità non solo di superare chi correva nella gara della propria distanza, ma anche verso la fine di superare atleti che correvano su distanze inferiori... mentre la povera e lenta pecora nera (beh, avete capito: io) era superata da tutti e durante tutta la gara non era
Bentornato Giacomo!
riuscito a superare nessuno. Uhmmm, in verità un concorrente l'ho superato pure io! Molto diversa la situazione a Boltiere: qui era erano molti gli “incroci” di percorsi per cui era più facile superare atleti “lenti” di altri percorsi (magari che erano partiti quando la temperatura era più consona). Al termine della gara, i tempi avuti dai miei cronometristi, quelli che viaggiano con strumenti ipertecnologici, hanno confermato che l'equazione distanza/tempo ha dato una media di gara molto simile, ma la sensazione avuta alla fine è stata molto più soddisfacente, almeno per l'amor proprio, nella gara di Boltiere! In definitiva la “veloce” pecora nera aveva superato pure lei dei concorrenti
A gettare acqua sul fuoco dell'entusiasmo sono stati gli stessi cronometristi, qui in veste di misuratori, che hanno stabilito che le lunghezze delle gare erano stranamente più corte, ambedue di 810 metri, misurando rispettivamente 29,190 e 19,190 chilometri!
Distanza più corta con lo stesso tempo vuol dire … andatura ancora più lenta!
Evabbè, in definitiva si corre per divertirsi e... comunque vada sarà (per la Pecora Nera) un successo!


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