martedì 27 dicembre 2016

I miracolati del Santuario della Basella

Da diversi secoli il 25 di dicembre si festeggia il Natale; da un paio di decenni il 26 dicembre si corre la “Maratonina di Zanica”, organizzata dal GS Insieme con Amicizia, appuntamento a cui i podisti bergamaschi, e non solo, non vogliono e non … possono mancare. Diversi sono i motivi: percorso piatto, molto adatto per smaltire i “ bagordi” del giorno di Natale, un ricco ristoro finale con cui continuarli; la palestra dove si svolgono le operazioni “pre” e “post” gara riscaldata ed accogliente, ottima soluzione per potersi scambiare gli auguri di buone feste, tracciare un riassunto dell'anno appena terminato e prendere accordi per gli appuntamenti dell'anno nuovo ed infine... è l'unica gara in programma! Questo dimostra che se ben organizzate non importa la data di svolgimento, la massiccia partecipazione degli atleti è assicurata, e questo indipendentemente dal circuito, FIASP o CSI, in cui la gara è inserita. Quest'anno infatti la gara, per la prima volta, esce dalla FIASP ed entra nel CSI. Credo che l'edizione di quest'anno abbia raggiunto la massima partecipazione, questo anche merito della bellissima giornata di sole.

Lontani i tempi in cui sembrava di correre in Siberia con temperature di alcuni gradi sotto zero o in condizioni di nebbia lunare. Anche se è cambiato il circuito della gara, non è mancata la collaborazione del buon “Mao”. Lo abbiamo incontrato prima della partenza ed era un po' rabbuiato, in perfetta sintonia con la luce mattutina ancora incerta. Di certo il motivo del suo “non” buonumore era il fatto di non aver potuto inserire salite nel percorso della gara! Per una volta si è potuto correre piano … in piano! Alla partenza, oltre agli auguri, si sono scambiate pure le notizie sulle condizioni di salute: chi aveva appena fatto l'influenza con febbre a 44°, chi era infortunato con ambedue le gambe fratturate, che non aveva fratture, ma aveva tutti gli esami del sangue sbagliati, tanto che pure Dracula aveva rifiutato di mordergli il collo, chi cercava un venditore di bare per chiedergli uno sconto, tanto sapeva che non avrebbe terminato la corsa, etc. etc. insomma più che alla partenza di una gara sembrava di essere all'accettazione del pronto soccorso e tutti con codice rosso. Ma... appena sul tracciato tutti i mali sparivano e tutti sfrecciavano a gran velocità verso il traguardo. “Ollapeppa!” ma come è possibile che dei morti viventi si trasformino in breve tempo in tanti atleti olimpici? Il motivo l'ho scoperto a metà gara, quando si passava accanto al Santuario della Basella: vuoi vedere che tutti hanno ricevuto la grazia? Beh, in quel momento pure io ho avuto un pensiero per l'amico Ferdinando ed ho chiesto per lui un intervento di Qualcuno, per una persona a lui vicina, spero che in questo caso la richiesta sia esaudita! Poco dopo abbiamo incontrato Carlo “Sganghe” in abiti civili, nel luogo dove negli anni scorsi vi era un ristoro organizzato dai Runners Bergamo. Quest'anno l'austerity ha abolito questo ristoro, mentre Carlo ha deciso di non partecipare alle gare per “non intralciare” gli atleti. La sua affermazione mi ha fatto riflettere. Come rinunciare a partecipare ad una manifestazione “ludico
Pecore Nere... in una notte (?) nera!
motoria
”, ad una gara “non competitiva” perché vado piano? Caso mai saranno quelli che vanno forti a dover rinunciare a partecipare. Io personalmente penso che tutti debbano poter partecipare secondo i propri limiti e se qualcuno corre più velocemente di me, beh, qual è il problema? Non mi sento affatto sminuito come atleta, come dico da sempre: “L'importante è esserci” e riprendendo la frase dell'ultimo post: “... comunque vada, sarà un successo”. Ultimi chilometri di gara in compagnia di una ritrovata Sabrina, è stato un piacere... anche se per non farmi staccare ho dovuto dar fondo a tutte le mie ultime energie. Meno male che il giorno prima avevo fatto il pieno di panettone.


Bentornata, Sabrina!


    
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