martedì 29 novembre 2016

Anche questa è protezione civile

In questi giorni in cui le alluvioni stanno devastando il Piemonte, si vedono in azione personale e mezzi della Protezione Civile. Le loro azioni in molti casi salvano vite umane o più “semplicemente” cercano di eliminare o quantomeno diminuire i danni provocati dal maltempo. È un buon segnale vedere che qualche volta anche nel nostro paese ci sono cose che funzionano. Nella mattinata di domenica 27, anche in provincia di Vercelli e più precisamente nella zona di Trino Vercellese e paesi limitrofi, vi era un grande spiegamento non tanto di mezzi ma di addetti della Protezione Civile a cui era affidato il compito di presidiare i paesi e le strade che li collegano. Vi state preoccupando? Protezione Civile in azione a Trino Vercellese? Ma Trino Vercellese è il paese dove c'è una centrale atomica? (vedi) O dove c'è il più grande deposito di mezzi corazzati dell'intera Europa? (vedi) Tranquilli, non sono esplosi i carri armati e non si sono verificate perdite radioattive!

Il personale della Protezione Civile, in molti casi coadiuvato da addetti di varie
ProLoco, era dislocato per “proteggere” i partecipanti alla seconda edizione della “Maratona della Città di Trino”, gara organizzata dal gruppo sportivo paralimpico Tor Ball Onlus Vercelli. Prima di scrivere qualche notizia sulla gara, mi sembra doveroso spendere qualche parola sul gruppo sportivo che organizza la maratona, che contrariamente alla norma non dimezza la distanza della gara organizzata, ma la raddoppia. Questa se volete è già una notizia, infatti siamo abituati a vedere molte organizzatori di maratone che abbandonano l'organizzazione di una maratona per ripiegare su una mezza, che offre sicuramente meno impegni organizzativi. Beh, questi “non vedenti” hanno dimostrato di “vedere lontano”. Per pubblicizzare le finalità del Gruppo sportivo Tor Ball, mi avvalgo delle loro parole, con cui si presentano sul loro sito: “Dal 1984 ad oggi il nostro Gruppo Sportivo (che deriva il proprio nome dal gioco a squadre del Torball, tipo di pallamano per non vedenti e primo sport ufficiale praticato dal G.S.) offre a tutti i non vedenti e anche agli altri portatori di handicap l'opportunità di praticare lo sport più adeguato alle esigenze di ciascuno. Il gruppo è impegnato nella lotta per la prevenzione della cecità e per il completo inserimento sociale del non vedente, attraverso la riabilitazione, l'approccio al movimento e la conoscenza del proprio corpo e delle sue spiccate potenzialità”.
Trasferta ecumenica oggi: cinque in macchina appartenenti a 4 società sportive diverse! Altro che divisioni che si vedono in altri sport, nella maratona si è tutti amici, avversari in gara ma alla fine tutti uniti attorno ad una bella fetta di torta. Un attimo di relax dopo corsa in cui integrare tutti gli zuccheri spesi in gara... beh, per la verità qualcuno ha dovuto solo “sentirne” in profumo piuttosto che assaporarne il gusto. Vero, Manuela? Evabbè, sarà contento Alfio che con la tua fetta si è fatto colazione il lunedì! Un pallido sole ci ha per un attimo illuso di poter correre la gara con una buona temperatura, ma dopo poco il sole è stato nascosto da una leggera nebbia che ha raffreddato la temperatura, nulla di preoccupante intendiamoci, ma si sa la vecchia “pecora nera” predilige una temperatura più consona alla sua età. La nebbia ha anche impedito di poter godere a pieno della veduta della campagna circostante. Ok, per la maggior parte erano solo campi, meglio dire risaie, per la maggior parte asciutte e con visibili solo le stoppie del riso, ma per noi bergamaschi è una novità correre in questo ambiente. Ed è infatti pure diverso il contesto “urbano” (si fa per dire). Spesso si notano in lontananza immense cascine che furono in tempi passati casa temporanea delle mondine. Si incontrano pure immensi risifici, alcuni fondati da oltre un secolo e tutt'ora in funzione. Io penso che “far correre la vista” in molti casi possa rendere meno faticosa la corsa. Come lo scorso anno, sui ristori tè caldo e … sorrisi, cose preziose e rare in molte maratone. Percorso, come accennavo prima, con traffico quasi del tutto assente, e le rare macchine che dovevano attraversare gli incroci erano efficacemente gestite dai volontari. Percorso tra le risaie e quindi piatto! Per nulla, certo non i dislivelli di una tappa alpina, ma spesso si incontravano brevi salitelle che rallentavano il passo, beh nel mio caso non più di tanto, visto che il passo non è che fosse quello di Speedy Gonzales. Tutto sommato una buona gara, sia per quanto riguarda l'organizzazione sia per quanto mi riguarda, anzi la potrei definire la “gara perfetta”, non certo per il tempo impiegato, le solite 4h & 30', ma per il tempo impiegato a correre la prima metà che è praticamente identico a quello dalla seconda e, considerando che corro senza cronometro, è un bel risultato. Ok, troviamo il pelo nell'uovo! Gli spugnaggi... ancora? direte voi, sì dico io, ma questa volta la presento da un'altra angolatura. Nel dopo corsa mi sono soffermato a parlare con l'organizzatore e, tra le altre cose, ho fatto presente le mie perplessità sull'unica spugna da utilizzare (non vado oltre, motivazioni già espresse in molti post). Per tutta risposta mi ha detto di essere stato “obbligato” dai giudici FIDAL a mettere gli spugnaggi sul percorso. Credo che i giudici FIDAL debbano leggere con attenzione il regolamento! Spugna consegnata, ma … bacinelle d'acqua, ad eccezione di un unico punto, assenti. Bene, in questo caso mi piacerebbe sapere quali sono stati gli interventi o le sanzioni verso l'organizzazione decisi dagli organi della FIDAL. Nessuno, credo, ed allora perché imporre delle regole che se anche non rispettate non vengono sanzionate? E poi gli spugnaggi in una maratona che si disputa a novembre sono proprio necessari?
Concludo ricollegandomi alla frase di chiusura del post scritto lo scorso anno per questa maratona: eh, sì, sono proprio tornato!


Sito WEB manifestazione
Ordine di arrivo
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Ordine arrivo
- Maratona Città di Trino- 
4h 30' 08" 
 
 17
 628
4h 29' 52"  
 
 

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