domenica 7 agosto 2016

Là dove c'era l'erba...

...ora c'è una città! Ecco, questa è la situazione che ho trovato partecipando oggi alla 13aCamminata della Solidarietà”, organizzata dall'Associazione Ricreativa Culturale Assistenziale, con partenza ed arrivo a Gorle.
La prima annotazione riguarda il gruppo che ha organizzato la gara, il gruppo ARCA, non un gruppo sportivo e neppure un gruppo Avis e gli alpini, se presenti, lo sono di certo a nome personale. Scorrendo il sito WEB del gruppo (vedi): “Uno dei migliori indicatori della vitalità di un paese o di una comunità, sono le feste sociali e le manifestazioni sportive, e più in generale tutto quello che ha come scopo l’aggregazione e la condivisione dei momenti di svago.” Come non essere d'accordo? Altra annotazione molto positiva è la presenza di numerosi parcheggi auto molto vicini alla partenza e, cosa più importante, sorvegliati! Il fenomeno dei furti nelle auto dei partecipanti alle gare in provincia (e non solo) può non solo essere contenuto, ma sradicato se come nel caso di oggi i parcheggi fossero controllati in maniera discreta ma professionale da addetti dell'organizzazione; oggi mi pare fossero dell'associazione Carabinieri in congedo.
Pecore Nere &
Pecora Zoppa!
Il più delle volte il danno maggiore è il costo della riparazione dell'auto anziché i pochi spiccioli che si possono trovare nei portafogli di chi partecipa alla gara. Oggi una bella giornata di sole ha accolto i partecipanti alla manifestazione, che sono stati circa 600, nonostante fossero presenti in provincia altre gare e si sia in un periodo di ferie. Oggi ho incontrato Dario alla partenza e per evitare che sfuggisse abbiamo fatto subito la foto. Come sempre il sorriso è una delle sue caratteristiche, ma oggi era un sorriso “tirato”, un sorriso di circostanza. Il motivo? Il suo piede. Eh sì, nonostante le buone sensazioni avute un paio di settimane fa, il dolore al piede è sempre presente. Speriamo che presto tutto si sistemi e possa correre con il gregge delle pecore nere!
Correre a Gorle?” ecco la domanda che alcuni di voi si saranno posti. Infatti un paio di mesi fa è scoppiata una polemica sul fatto che non fosse possibile correre al Quartiere Baio. Non mi dilungo: cliccate qui e … fatevi le vostre opinioni! Personalmente credo che la ragione stia dalla parte del Sindaco che non ha fatto altro che segnalare quanto disposto dal Codice Stradale vigente. Infatti non vi è stata l'emissione di alcuna ordinanza comunale relativa alla materia. Tra l'altro chi ha partecipato alla gara odierna avrà senz'altro notato che ci sono moltissime alternative in zone dove le auto non possono passare, parchi e piste ciclabili, che premettono al podista di correre in assoluta sicurezza.
Partenza, come dicevo, da Gorle e dopo poco siamo entrati quasi senza accorgercene nel comune di Bergamo! Eh, sì. La lunga teoria di costruzioni non ci ha permesso di accorgercene. Io, alla fine degli anni 50, abitavo alla Celadina ed era quasi un'avventura per noi bambini andare a Gorle: prati, boschetti, ruscelli con piccoli pesci, rogge dividevano i due comuni. Ho rivissuto con una certa emozioni i luoghi di allora: ho rivisto il luogo dove c'era l'ACLI, unico locale in zona dove alle cinque si correva a vedere la TV dei ragazzi; l'accesso era libero e non era nemmeno richiesta la consumazione, ad eccezione del fine settimana, quando si “spendevano” 10 minuti per scegliere tra le piccole leccornie esposte e decidere come “spendere” la nostra paghetta (cinque o dieci lire). Alla fine un paio di stringhe od un lecca lecca ci rendevano felici per qualche minuto. Ecco la mia vecchia casa dove ho abitato: terzo piano, un paio di stanze dalle cui finestre si vedeva Città Alta incorniciata da prati in primo piano e da un cielo terso e sempre azzurro come sfondo. Si passa accanto alla cascina dove si andava giornalmente a prendere il latte. Latte ancora caldo e quindi freschissimo! Ora della vecchia cascina è rimasta solo la struttura: non più bagni in comune, non più stalle, non più animali da cortile che razzolano sull'aia, non più le panche dove noi bambini ci si riunivamo per ascoltare le storie che qualche nonno paziente ci raccontava. Ora il tutto è stato ristrutturato; hanno creato appartamenti, certo più confortevoli ma anche più spersonalizzati. Meglio? Peggio? Erano altri tempi!
Pian piano il ricordo svanisce e ci si ritrova sulla ciclabile della Valle Seriana, dove è piacevole correre, per salire poi, lungo un ripido sentiero, verso le colline di Scanzorosciate, dove è piacevole camminare!
Alla fine della giornata più che il mal di schiena è il pensiero di un tempo che fu a ricordarmi che anche oggi … ho timbrato il cartellino!



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