venerdì 22 gennaio 2016

Treviolo: catene spazzate!

Avete letto giusto! Non “catene spezzate”, ma catene “spazzate”! La catena, intesa come simbolo, non come oggetto, rimanda ad un'idea di schiavitù, di privazione della libertà, di soprusi del più forte sul più debole. Spezzare la catena quindi è inteso come una liberazione. No, qui nulla di tutto questo. Treviolo è un piccolo e tranquillo paese alla periferia di Bergamo. Forse c'è un po' di sana rivalità tra le frazioni che lo compongono, rivalità che ora non è più così presente come una volta. L'urbanizzazione ha fatto sì che le frazioni, una volta divise fisicamente, ora si siano trasformate in un unico agglomerato. Anche una volta le rivalità erano piccoli dispetti che si risolvevano sempre all'osteria, davanti ad un buon bicchiere di vino ed ora sono solo ricordi sfumati, tramandati e raccontati dai più anziani... sempre davanti ad un bicchiere di vino, ora, al bar! Quindi nessuna catena da spezzare...Con “spazzate” intendo dare alla parola il significato figurato di “rubate” (significato vedi).
Le catene a cui mi riferisco sono le catene che affiancano vari marciapiedi del comune di Treviolo e che dovrebbero proteggere i pedoni dalle auto. Dovrebbero … appunto. Infatti in molti tratti queste sono state asportate da diverso tempo e quindi viene meno la loro funzione primaria. Per la verità non sono state asportate solo le catenelle che uniscono le varie colonnine di metallo, ma in molti casi anche le stesse colonnine sono mancanti. In altri casi sono presenti le colonnine, ma senza il pomello posto alla loro sommità e quindi creano un pericolo in più per i passanti. Non sono certo un tecnico, ma anche uno sprovveduto come me può notare non solo che le catenelle sono facilmente asportabili (non sono saldate, ma sono collegate da semplici “anelli con bullone”), ma le stesse colonnine sono assicurate alla pavimentazione in modo molto precario (dove assenti si nota che sono state direttamente “recise” alla base). Quello che, a mio giudizio, è molto grave è il fatto che mancano queste protezioni per i pedoni anche in via Roma, di fronte alla scuola materna, e sappiamo tutti come siano vispi i nostri bambini: dopo un'intera giornata fatta di regole, vogliono subito assaporare un attimo di libertà e molto spesso riescono a superare i controlli anche del più vigile genitore o nonno.
Non capisco chi abbia potuto “spazzare” le catene e nemmeno i motivi, ma quello che mi auguro e che presto Treviolo diventi un comune “incatenato”, non nel senso che ci venga tolta la libertà ma che venga garantita la nostra sicurezza!


Via Roma - Treviolo -
 
 
 
 

 
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