domenica 16 agosto 2015

Ferragosto in Valle Imagna ieri ed oggi, ma sempre di corsa

Nella giornata di Ferragosto da anni si disputa a Berbenno, in Valle Imagna, la “Straberbenno”, giunta quest'anno alla 26a edizione ed organizzata dalla Polisportiva Berbenno. Organizzata, all'inizio, per i turisti che trascorrevano le vacanze in valle Imagna, è divenuta con il passare degli anni una classica del podismo bergamasco, che richiama in zona podisti provenienti anche da fuori provincia. Facili da capire i motivi: tre percorsi per “tutte le gambe” (5, 10 e 15 chilometri), un tracciato sì difficile (salite impegnative e ripide discese, ma con stupendi panorami), la possibilità di allontanarsi dalla calura della pianure per trovare un po' di aria fresca. A tutto questo si abbina un'organizzazione che rasenta la perfezione (… se ci fossero i cartelli che indicano i chilometri), con un ristoro finale che sembra un banchetto nuziale. Anche quest'anno, dunque, alla partenza. Il solito dilemma a fine gara: cosa scrivere nel post? Nessun fatto, nessuna situazione degna di essere descritta nella gara di oggi.

La solita andatura di questi tempi: tutti ci passavano davanti. Meno male che alla gara vi partecipavano turisti un po' sovrappeso, mamme con bambini ed arzille vecchiette, così alla fine anche noi abbiamo potuto dire di aver sorpassato qualche “atleta”. Beh, il percorso quest'anno era stato variato, o meglio invertito, e quindi si percorreva in senso inverso. Troppo poco per imbastire un post. Ecco, come spesso accade, mi sono stati d'aiuto i ricordi... ed il mio archivio fotografico.
Con la “macchina del tempo della memoria” ritorno indietro di otto anni, nel 2007. Quell'anno avevo corso la gara in compagnia di Marcello che, oltre a farmi compagnia, si trasformava in cicerone e mi spiegava non solo le caratteristiche delle zone attraversate dalla gara, ma anche usi e costumi della zona.
 
 
Marcello in versione "cicerone"
Ad esempio, mi aveva spiegato perché gli ingressi dei fienili avevano quella forma: era per permettere l'ingresso del contadino con la gerla su cui era stato posto il fieno, senza doverla togliere dalla spalla.
 
Ciao, Giulio
È da molto che non vedo Marcello. Amici
comuni mi hanno riferito che ha avuto un infortunio, ora per fortuna superato. Spero di incontrarlo presto in una gara. Chi “fisicamente” non vedrò più in gara, anche se sarà sempre presente “idealmente” al mio fianco, è Giulio con il quale nel lontano 2007 condivisi parte del percorso.
 
 
 
 
Oggi il pensare all'amico che non c'è più ha reso meno ripide le salite e più dolci le discese.

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