domenica 12 luglio 2015

Strade nuove, vecchie battute

Finito il riposo lungo 850 chilometri in Spagna, rientro non proprio “soft” alle gare, anche se non competitive. Oggi si è disputata a Sombreno di Paladina la 36a edizione della classica “Quater pas per i còi dè Bre”. Il numero dell'edizione fa capire come sia una gara alla quale non solo podisti bergamaschi, ma anche molti giunti da fuori provincia vogliono partecipare. Anche se la gara si disputa a luglio dove il caldo è sempre in agguato, chi organizza la gara sceglie un percorso che per la gran parte si svolge nei boschi dei colli di Bergamo, il che consente di correre se non proprio al fresco, almeno con temperature accettabili. Uno dei problemi che si incontrano nelle gare che si svolgono nei piccoli paesi è la difficoltà nel trovare parcheggio. Oggi il problema è stato risolto utilizzando un campo dove era stato appena mietuto il grano. Un altro vantaggio è che le autovetture erano sotto l'occhio vigile di alcuni addetti della protezione civile, che, oltre a fare da vigili, facevano pure da addetti alla sicurezza.
 
Buona l'idea dell'organizzazione di gestire anche le iscrizioni con una postazione volante collocata all'uscita del parcheggio. Vantaggi per tutti: per l'organizzazione che anticipava i “bagarini”; per i corridori che potevano acquistare il cartellino di partecipazione, senza fare alcuna coda. Come dicevo all'inizio, il percorso si snoda sui colli di Bergamo. Percorrendo il tratto lungo la ciclabile si è avuta la lieta sorpresa di vedere che il manto stradale era stato completamente rifatto. Non solo nuovo manto stradale, ma pure nuovo percorso perché si è dovuto modificare quello vecchio, in quanto la strada dalla quale doveva transitare era interrotta per una frana... già da molti mesi. Ecco una delle contraddizioni che io non riesco a capire: rifanno una ciclabile e non riparano una strada. Sicuramente ci saranno delle valide spiegazioni per questo fatto; mi piacerebbe saperle. Il tratto nuovo del percorso mi ha molto ricordato i tracciati del Cammino del Nord nei primi giorni: tratti in salita con notevoli pendenze, beh, meno male che qui non si era zavorrati dallo zaino. Ecco un buon percorso di allenamento per quelli che vorranno percorrere il Cammino spagnolo. Percorso “fresco”, percorso “duro”, ecco le condizioni ideali per la partecipazione di alcuni nostri nostri top, che si prendono una domenica di riposo e ne approfittano per fare un buon allenamento. Ben prima di vederli li “sento”, anzi sento la solita battuta, battuta che è la stessa da anni. Mi tornano alla mente le pagine del vecchio sito: pagine come “Pagelle”, “Tapiri”, “Cartellini rossi e gialli”, pagine dove si vedeva la creatività, la spontaneità e l'inventiva del “Guardiano dell'orto(grafia)” (successivamente divenuto “Il Vice”), che sapeva evidenziare le prestazioni, con un po' di “buona cattiveria”, le prestazioni degli atleti Runners Bergamo, fossero essi “top” o “rat”.
A metà percorso incontriamo la terza “Pecora Nera”, non perché noi siamo andati forte, ma per il fatto che il percorso faceva un anello per poi ritornare nuovamente al ristoro, pecora che alla fine si trasforma in cane pastore e si incarica, giunto al traguardo, ritornando sui propri passi, di portare al traguardo le pecorelle smarrite.

Beh, non mi sembra che viaggi con calzoncini e canottiera...
 

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