giovedì 21 maggio 2015

Trovata la madre!

Sono assolutamente d'accordo con chi, impegnando il proprio tempo libero, ha contribuito non solo a cancellare i graffiti, che forse è meglio indicare come scritte becere più che graffiti veri e propri, fatti in occasione della manifestazione “NO Expo” a Milano. Credo che oltretutto siano d'accordo anche gli stessi organizzatori della manifestazione, in quanto i disordini hanno completamente cambiato gli argomenti di discussione e di analisi; infatti il tema è passato da una revisione critica sull'Expo ai danni provocati da un minoranza di persone (?) che, credo, non hanno nulla in comune con la maggioranza dei partecipanti alla manifestazione stessa. Non entro in merito a questa questione, quello che vorrei puntualizzare è l'ignoranza e la protervia di alcuni volontari che non hanno saputo (o voluto) sentire ragioni quando si trattava di eliminare secondo loro un “atto vandalico”. Si potrebbe pensare che chi voleva pulire il muro non fosse della zona. Non è così; “... io abito in quella casa gialla laggiù” si sente dire nel video.


Si potrebbe pensare che il murales fosse stato fatto durante la manifestazione per “deturpare un muro”, oppure che i disegni (vedi le immagini di alcuni particolari) potessero nascondere strani messaggi criptici. Non posso rispondere alla seconda domanda, certamente non poteva passare inosservato un murales che era lì da 15 anni!

 

L'unica spiegazione che mi sono dato per questo gesto: vuoi vedere che la signora è titolare del negozio che vende la pittura per cancellare i murales?
Non aggiungo altro; credo che ognuno di voi sappia trarre le sue conclusioni. Speriamo che le scuse di Palazzo Marino siano sincere, ma soprattutto mi auguro che sia vera e presto realizzata la disponibilità offerta per rifare un nuovo murales!
Vorrei poi sapere dai responsabili del Comune quale ufficio abbia rilasciato l'autorizzazione (anzi “...autorizzazioni precise”), per la cancellazione.

 
 

Ma, … il titolo? Mi rifaccio al titolo del primo post scritto sull'argomento!

Meno male che i volontari non sono passati accanto a questo muro!
 
Articolo da: Repubblica.it
Milano, i volontari cancellano l'opera di Pao e Linda, il Comune chiede scusa
Dopo le proteste dei residenti del quartiere, e dopo gli sberleffi e le critiche sui social network, il Comune di Milano chiede scusa al writer Pao: un eccesso di zelo, quello dei volontari che, questa mattina, in via Cesariano, hanno cancellato un murales realizzato nel 2001 da Pao e da un'altra writer, Linda, mentre erano impegnati nell'iniziativa di ripulitura dei muri della città 'Bella Milano'. "Abbiamo contattato Pao, che ha dato la sua disponibilità a realizzare un nuovo murales al posto di quello cancellato per errore dai volontari", spiegano da Palazzo Marino. Saranno contenti, così, i residenti della zona, visto che proprio con loro, quattordici anni fa, i due writer avevano deciso di abbellire i muri di una piazza allora molto trascurata. 
... e neppure vicino a questo!
(Oriana Liso)


Posti relativi all'argomento pubblicati su questo blog:



Nessun commento:

Posta un commento