venerdì 1 maggio 2015

Maratona della Valle Seriana con il cuore pesante

Oggi si è disputata la 42a edizione della “Maratona della Valle Seriana”, organizzata dagli amici del GS Semonte. Da anni la manifestazione ha mantenuto la denominazione “maratona”, ma non la distanza, in un periodo che tutto aumenta qui la distanza è progressivamente diminuita dai 42 iniziali si è passati negli anni ai 30 fino ai 20 attuali. Per la verità questa diminuzione è stata molto ben gradita dalla mia … schiena.
A questa gara sono particolarmente legato (non abbiate paura non rifarò la storia della mia prima maratona dalla quale ebbe inizio la mia carriera di “maratoneta”) non tanto quindi per la gara in sé, ma perché qui ho trovato un gruppo di amici. Amicizia un bene prezioso, un bene che con il passare degli anni diventa sempre più raro. Una volta bastavano semplici gesti, piccole attenzioni degli organizzatori verso gli atleti per instaurare un rapporto che andava ben al di là del rapporto formale organizzatore atleta.
Ora anche semplici battute sul colore di una maglia, scritte per altro in un rapporto privato come mail, innescano inutili e sterili polemiche, questo è il mio giudizio, ma come direbbe Roberto Brighenti “... questa è tutta un'altra storia!”.
Oggi ho corso tutta la gara in solitaria, le altre “pecore nere” erano a riposo, ma questo non vuol dire che ho corso da solo. Era idealmente al mio fianco Gianluigi, uno degli amici a cui mi riferivo nelle righe precedenti. Idealmente al mio fianco... in quanto Lui mi ha preceduto nella maratona della vita. Correndo mi sono venuti alla mente alcuni frammenti di situazioni passate, situazioni nelle quali Gianluigi era il principale attore. Una costante che in tutte le circostanze era presente e che identifica l'amico era il sorriso. Sempre sorridente, sempre positivo questa è la caratteristica che mi è rimasta impressa. Negli ultimi tempi ci si vedeva abbastanza spesso in gare non competitive e lui preferiva camminare ogni volta era l'occasione per scambiare quattro parole e ricordare i bei tempi.
Oggi ho rivissuto la mia via in parallelo alla maratona della Valle Seriana e con gli amici del gruppo Semonte, amici che hanno quasi tutti data di nascita simile al mio, concetto che ho già espresso in altri post, ma oggi devo aggiungere un tassello in più.
Alla fine degli anni 70 si era giovani sposi per cui argomento che teneva banco era la giovane moglie e problemi relativi al lavoro. Alla fine degli anni 80 si era giovani padri, ecco quindi parlare di notti insonni ma orgogliosi dei propri figli. Fine anni 90 ecco ora i figli partecipano alla gara o più semplicemente giocano in attesa dell'arrivo del papà. Primi anni del nuovo secolo ora si inizia a essere più soli i nostri genitori piano piano ci stanno lasciando. Poi l'argomento era la pensione e non più il lavoro. Negli ultimi anni il tema principale erano i nipoti. Come potete vedere argomenti piacevoli o nell'ordine delle cose. Quello che non ci si aspetta è costatare la mancanza di amici che hanno spesso condiviso la fatica di una corsa, la gioia di traguardo raggiunto...
Partecipare alla “Maratona della Valle Seriana” negli anni passati mi ha sempre reso il “cuore leggero” in quanto rivivevo momenti tra i più spensierati e felici, quest'anno no: il mio cuore era pesante, pesante per l'assenza di un amico!

Ciao Gianluigi!

1 maggio - ore 20.30

Ricevo, da Luigi Bosio presidente del GS Semonte, ma soprattutto amico del "Ciot", come veniva soprannominato Gianluigi la foto e le parole a Lui dedicate dai compagni del suo gruppo.

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A CIOT

Siamo qui a salutare un amico, compagno di tante avventure.

... come dimenticare questo sorriso!
Noi del Gruppo Sportivo Semonte non dimenticheremo mai il tuo impegno in questi 40 anni insieme. Eri impareggiabile, quasi maniacale, nel segnare i percorsi delle varie gare, avevi sempre paura che qualcuno si perdesse e non volevi sentir lamentele sulla segnaletica.

Oggi hai chiuso il tuo percorso, faticoso, che un Altro aveva segnato per te.

Tu ci insegni che salite e discese si compensano su un tracciato, ma nel tuo finale c’è stata tanta salita che naturalmente ti ha portato in alto; in quel percorso duro hai avuto la forza di aiutare la tua mamma che, come te, ha corso e sta correndo la sua maratona di vita.

Non ti piaceva il fumo delle candele, ma ora sei qui e ci vien da pensare che , come nella parabola, oggi ci sia festa per il ritorno di un figlio e ti vogliamo ricordare allegro insieme agli amici che ti hanno preceduto e sentiamo ancora la tua risata fragorosa che ti ha sempre accompagnato.

Si sta preparando la 42 esima edizione della maratona, naturalmente nel gruppo viene a mancare un po’ di voglia ma so che il 1° maggio ci saremo perché tu lo vorresti, tu sarai con noi e questa maratona sarà per te, sarà la tua.

Grazie per tutto quello che ci hai dato

Grazie per la tua amicizia

Grazie per la tua allegria

CIAO CIOT'
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