mercoledì 11 febbraio 2015

Una tranquilla serata correndo

per le vie coperte di neve di Città Alta in compagnia degli amici Runners.

Sì, amici, tutto quello in grassetto è il titolo. Chi me lo ha consigliato? Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, sì, insomma, Lina! Dal suo cognome completo capite subito il perché dei titolo dei suoi film. Partecipare o non partecipare a questa riunione/allenamento/ritrovo? Questo il mio dubbio. Secondo le regole e le indicazioni della professoressa Mia Corr, titolare della cattedra di “Studio fisioterapico del corpo in movimento”, presso l'università di Yale (USA), frutto di ricerche su 3.000 atleti (sia maschi che femmine), durato cinque anni, correre dopo una gara è fortemente sconsigliato. (Per saperne di più: “Not to run after the Race” di Mia Corr, casa editrice Orion – Lingua inglese - disponibile su Amazon libri ISBN-13: 948-1409183587).
 Ma, si sa, le pecore, quelle nere, non sono famose per stare nei ranghi, per cui eccomi regolarmente al ritrovo presso il parcheggio dello stadio. Con grande sorpresa noto un folto gruppo di atleti che si stanno preparando. Come ovvio la maggioranza è composta da atleti RB, ma ci sono rappresentanti di altri gruppi. Con particolare piacere noto la presenza anche di tre amici del mio vecchio gruppo: Alfonso “il vecchio”, Mario “piè veloce”, ed Ivano “il giovane”. Sarebbe mia intenzione scambiare quattro chiacchiere con loro durante la corsa, ma non sarà possibile: nonostante dicano di andare piano, loro saranno sempre nel primo gruppo. Sarà per la prossima volta.
Il programma (vedi) prevedeva il primo tratto di strada in salita e la fine in discesa; inoltre si dava la possibilità a tutti di correre con il proprio passo (beh, per la verità il primo gruppo ha corso sempre con il freno tirato!). Ottima idea. Era una gioia per gli occhi vedere una fila multicolore dispiegarsi lungo le Mura Venete; era un tormento per le auto attendere il passaggio di tutti, ma se devo essere sincero ho notato tolleranza da parte degli automobilisti ed attenzione da parte dei corridori. Se tutti si comportano secondo le regole non ci sono problemi, anzi molti automobilisti incitavano questi “sfortunati” al freddo, mentre loro stavano tornando verso il caldo tepore delle loro casa. Un piatto di pasta fumante li stava attendendo! Il gruppo dei “forti” a tratti si fermava ed il gruppo si ricompattava. Ecco lo spirito giusto di questi incontri: stare assieme, conoscersi e, perché no, aiutarsi! Eccoci arrivati alla “Cima Coppi” del nostro giro, ecco il punto in cui il gruppo si divide. La maggioranza opta per il giro lungo, scendendo dalla Panoramica; un gruppetto sceglie la via diretta per scendere, questo farà si che sul finale ci sarà il ricongiungimento dei due gruppi. Particolare piacere mi ha fatto poter correre
con Pietro, che ieri ha corso la sua più lunga distanza degli ultimi mesi. Bene, Pietro, questo è solo l'inizio, un buon inizio. Del nostro gruppo faceva pure parte la neonata Sabrina. Neonata? Eh, sì, se la vita comincia a 50 anni, lei ieri era appena nata! Auguri (ora un po' in ritardo) da parte di tutti noi. Verso la fine si sente in lontananza un nutrito belare. È il gregge di supporto delle “Pecore Nere”, schierato per sostenere i suoi beniamini.

Vorrei ringraziare tutti i partecipanti a questo nostro incontro ed in particolare quelli che non fanno parte dei Runners Bergamo. Vi aspettiamo ancor più numerosi alla prossima uscita.

Come? Quando? Dove?
Un attimo che ci pensiamo, o meglio, un attimo che ci penseranno!

Termino questo post ricordando che il gruppo era seguito, controllato e protetto dal “cane pastore” (sua l'affermazione): Rosario, per cui nessuno è stato abbandonato o lasciato solo lungo le buie, solitarie, nevose strade della Città Vecchia.
 
 
 

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