mercoledì 26 novembre 2014

Pensieri a spasso di un Vecchio Bradipo

Domenica scorsa nessuna gara competitiva, nessuna camminata non competitiva e neppure una bella passeggiata in compagnia di Rossana e quindi nessun post. Non solo si abbandonano le buone abitudini domenicali, seppur passando da gare competitive alle camminate meno impegnative...uhmm, visto il passo tenuto nei due tipi di gara, sempre lo stesso per me, potrei dire: da gare con pettorale a gare senza pettorale, ma anche la consuetudine del post, per questo motivo, è venuta meno. Le numerosissime lettere ricevute in Redazione mi sono valse una bella strigliata dal capo redattore del blog, il quale mi ha imposto di scrivere un post.
Per non perdere il “posto”, quindi, sono costretto a scrivere il “post”!
Già, ma di cosa parlo, quale potrebbe essere l'argomento del post?
Beh, vediamo se questo può andare.
Domenica era previsto per il Black Sheep Running Team il ritrovo a Osio per un ultimo allenamento, in previsione della Maratona di Firenze.
Appuntamento che ho dovuto disertare per acciacchi vari: alla contrattura al polpaccio, si è aggiunto un dolorosissimo … dolore al piede sinistro, più precisamente sotto il tallone. Qui tutti gli amici hanno fatto la loro diagnosi: spina calcaneale, fascite plantare, infiammazione, e chi più ne ha più ne metta. Io so solo che non riuscivo a camminare. Questa volta non mi sono fatto irretire dalle sirene che dicevano: “Vieni, vieni, non ti preoccupare, faremo la gara assieme... Non ti lasceremo un istante da solo...”. Poi alla prima curva mi sarei ritrovato in perfetta solitudine.
Se devo camminare da solo, lo faccio per mia scelta e su un percorso vicino a casa. Quale? Acc.. avete indovinato: “Circuito della Roncola”. Parto attrezzato: ben coperto e, prevedendo una gara in solitaria, pure con le cuffiette, tanto qui nessun giudice FIDAL mi potrà squalificare.
Ascoltando la musica non dovrei sentire i … dolori, almeno questo è la mia speranza. Dopo pochi minuti, la musica si ferma. Batteria scarica. “No problem!”, ho la batteria di riserva... scarica! Eccomi quindi “costretto” a sentire un battibecco tra piede sinistro e polpaccio destro. Dice il Piede: “Ecco un bel dolore pungente, se fosse dipeso da me sarei rimasto al caldo sotto le coperte”. Risponde il Polpaccio: “Non ti lamentare, pensa che sono diversi giorni che Stefano mi massacra, anche senza dover correre” e così via discorrendo. Per non sentirli cerco di pensare ad altro. Penso, ad esempio, a come sto camminando: e mi paragono ad un Bradipo lento! Per alcuni potrebbe essere un motivo di “vergogna”, infatti tutti mi superano; io penso che è sempre meglio camminare lentamente che stare seduto al bar! Questo mi fa vedere, con estrema precisione che anche oggi il parco è frequentato da molte persone: giovani e vecchie, veloci e lente, sole o in compagnia, uomini e donne. Questo mi fa pensare che il 6 gennaio non vedremo più, come tradizione ormai in disuso, lo stesso “campionario umano”, ma reso uniforme ed unico da un numero appiccicato sulla maglia: persone che stanno correndo la miglior maratona di... Treviolo. Ma questa è tutta un'altra storia.
Ritorno verso casa, acciaccato e dolorante molto più di prima, ma un pensiero mi rende meno faticoso e doloroso il passo. Penso che, come spesso accade, la storia si possa in futuro riscrivere.
Eccomi alla fine di questo post, forse un po' strampalato (della serie “come scrivere un articolo senza avere una notizia od un fatto”!), ma che di certo ha reso felice il mio Capo Redattore e mi ha salvato il posto!

Con i tempi che corrono, un buon segno!


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