domenica 5 ottobre 2014

Toc... toc... Comune di Bergamo?

Gran movimento oggi in Valverde (vedi), un quartiere posto alla periferia di Bergamo distante poche centinaia di metri dall'inizio della Via Priula, la via che collegava Bergamo a Morbegno, costruita tra il 1592 ed il 1593. (maggiori dettagli – vedi). Oggi da qui sono passate, nella mattinata, due non competitive che si sono disputate a Bergamo: la “Stramazzi” e la “Quater pas in Valverda”, gara alla quale ho partecipato. Nel pomeriggio è transitato anche il Giro di Lombardia, che ha visto a Bergamo la sua fase finale Tutte le gare sono transitate da Porta Garibaldi, già Porta San Lorenzo. Va bene, cenni storici sulla città, note informative per un buon volantino turistico, ma cosa c'entra con una gara, per di più non competitiva? Ma come, non avete ancora capito che il post sulla corsa... non ha mai, generalmente, come argomento principale la corsa in se stessa? Bene. Subito un rapido accenno alla corsa. Numerose le persone che hanno partecipato; poteva forse essere diversamente?

I vari percorsi (la gara proponeva percorsi per tutte le … gambe), partendo dalla
"PaceMaker" & "Sir Marathon"
after race
Ciclabile del Morla, proponevano varianti attraverso le colline di Bergamo e tutte transitavano per Città Alta. È difficile trovare un percorso più panoramico di così! Se a questo aggiungete un facile parcheggio, la cordialità degli addetti, un rapido servizio iscrizioni ed una bellissima giornata autunnale, troverete le condizioni ideali per poter essere qui il prossimo anno. Ok, per l'anno prossimo non garantisco la bella giornata.

Accennavo prima che parte iniziale e comune a tutti i percorsi è un tratto della Ciclabile del Morla (anche conosciuta come Greenway del Torrente Morla, questo non solo per dare un accenno esterofilo, ma perché effettivamente riportata su siti esteri). I siti, sia quelli “turistici” (vedi) sia quelli più specificamente “ciclistici” (vedi) danno indicazioni sulla pista; quelli turistici pongono l'accento più sulla parte panoramica e paesaggistica, quelli ciclistici danno informazioni più tecniche sulla distanza, sulla pendenza media, etc. Beh, fin qui tutto regolare. Sì, avete ragione, abbiamo una bella realtà, una cosa che funziona, perciò è giusto pubblicizzarla. Uhmmm... una cosa che funziona? Ecco qui le note dolenti. Siamo sicuri che tutto sia a posto? Mi spiace ammetterlo, ma non è così! La pista è da diversi mesi interrotta e per poterla percorrere nella sua interezza (per arrivare alla fine insomma) si deve fare una lunga e … faticosa deviazione, perché è interrotta in un tratto. Certo, che se il Comune di Bergamo fosse a conoscenza del problema, considerato l'interesse di molte persone, la “pubblicità” su siti turistici legati “tecnicamente” allo stesso, provvederebbe a sistemare la questione nel più breve tempo possibile, visto che organi tecnici hanno valutato in un paio di mesi il tempo necessario per sistemare il tutto (tempo di studio, di richiesta autorizzazione, di realizzazione, etc.).
Un momento... ma l'ordinanza U0025536 non è stata forse emessa dal Comune di Bergamo? (vedi ordinanza - pdf dal Comune di Bergamo) 
Non vi è forse indicato il periodo “... dalle ore 20.30 di venerdì 14 febbraio 2014 a lunedì 14 aprile 2014”?


Non vi è forse scritto “il Comune di Bergamo, provvede alla posa della prescritta segnaletica... (omissis) … e della sua tenuta in efficienza durante l'esecuzione dei lavori.”?


Facendo ricerche per questo post, ho trovato indicazioni “elettorali” del precedente sindaco: fatto di qui, fatto di là... ma questo non è stato fatto. Ora l'Amministrazione è cambiata...ma non mi sembra che il problema sia risolto.
Se penso che per costruire tutta la Via Priula sono stati impiegati solo due anni e in otto mesi non si riescono a mettere in sicurezza 50 metri...
Manca un anno alla prossime edizione della “Quater pas in valverda”; vedremo se sarà ancora necessario fare la deviazione!

Toc... toc..., Guardie del Parco (vedi) e Vigili Urbani! La ciclabile ha diversi cartelli che indicano le modalità di comportamento che devono tenere i proprietari di animali, tra i quali l'obbligo di raccogliere le deiezioni dei propri “amici” a quattro zampe. Devo osservare, frequentando la pista, che questa indicazione è rispettata. È normale vedere vecchiette che, nonostante l'età ed il mal di schiena, si abbassano a raccogliere i ricordini lasciati dai propri animali. Quello che ho notato oggi invece è stata la gran quantità (grande sia in numero, che in dimensione) di “cacca di cavallo”... Un dubbio mi è venuto: l'obbligo di raccolta vale solo per cani o simili oppure vale per tutte le deiezioni animali? Se è vera la seconda ipotesi, visto che i cavalli che percorrono la ciclabile si possono contare sulle dita di una mano e per questo è molto facile risalire ai proprietari, cosa aspettano le Guardie del Parco e/o i Vigili Urbani a prendere provvedimenti?

 

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