lunedì 27 ottobre 2014

Distanza più corta... chilometri più lunghi!

Sembra un paradosso eppure è proprio così, beh almeno in parte. Andiamo con ordine. Ieri classico appuntamento a Terno d'Isola per la 37a edizione della “Teremotata”. Essere alla 37a edizione la dice lunga sulla tradizione di questa corsa, organizzata come sempre ottimamente dal gruppo podistico “I Teremocc de Teren”. Se alcuni anni fa era facile trovare gare non competitive con distanze superiori ai 30 chilometri anche nella nostra provincia, ora è solo qui che si trova una gara con lunghezza superiore ai 40 chilometri. Va dato quindi atto dell'impegno profuso dal gruppo di Terno in questa gara. Impegno ancor più gravoso se si tiene conto della particolarità del percorso, quasi tutto su sentieri e con notevoli dislivelli.
Detto questo si deve pur rilevare che le segnalazioni chilometriche poste dall'organizzazione lasciano alquanto a desiderare e presentano qualche strana anomalia.
Come sapete, corro sia senza cronometro che senza G****, ma so calcolare abbastanza bene la distanza in base alla mia andatura ed ai compagni
Un simpatico osservatore...
del corridore!
occasionali di viaggio che, nonostante
io non voglia saperlo, continuano a dire distanza e tempo. Beh, devono pur far sapere che loro sono corridori evoluti, e quindi hanno tutti gli strumenti tecnologici per valutare la loro prestazione; ma questa non è una gara non competitiva? Boh, forse è quello che penso io. Quindi, in base alla mia esperienza ed ai “suggerimenti”, si vede subito che i primi chilometri sono più corti. Visto che non sono proprio in piano la notizia non può far altro che piacere. Percorso duro come sempre, anche se quest'anno, dopo due edizioni “disastrose” dal punto di vista meteorologico (“Teremotata: ripide salite, discese scivolose, pianura fangosa... la schiena ringrazia!” -vedi- & “35a Teremotata”... dalla pioggia rovinata! -vedi-), i sentieri sono più facilmente percorribili, ma soprattutto più sicuri. All'inizio dell'ultima salita del Monte Canto, dove i percorsi della 32 & 50 km si uniscono per arrivare al traguardo con percorso comune, sono ben evidenziati due cartelli dei chilometri percorsi: 20 per la 32 chilometri e 40 per la 50. Notate nulla di strano? Se la matematica non è un'opinione, mancano 12 chilometri per la distanza in questo caso più corta e 10 per quella più lunga! “Sei sempre il solito pignolo, tu!”. “Preciso” dico io. Vabbè, chi ha fatto la distanza lunga, essendo probabilmente un po' più stanco, impiega lo stesso tempo per arrivare al traguardo e quindi... il “buon” organizzatore gli concede un “abbuono” di due chilometri. Passano i chilometri … ecco il cartello che indica: sei chilometri al traguardo! Sei? Sei miglia forse... e quello che è più strano è che ora non si passa più per sentieri impervi, ma su larghi sentieri e con tratti di strada pure asfaltati, e quindi più facilmente misurabili. Invito gli organizzatori a posizionare meglio per la prossima edizione i cartelli chilometrici... (si mettano pure in contatto con gli amici che organizzano la “Strasuisio” per un corso in comune, eh, eh, eh! -vedi-).
In definitiva queste sono le distanze che ho sentito dire all'arrivo: 44,3 per la lunga e 30,6 per la distanza più corta. Non sono in grado di valutare la lunga, ma penso che la corta sia per me ancora più... corta!
Nonostante la difficoltà della corsa, credo che anche il prossimo anno sarò alla partenza, in quanto la fatica è ampiamente ripagata dalla bellezza del paesaggio, soprattutto se si troverà una bella giornata autunnale come quella di ieri, e dalla perfetta ed amichevole ospitalità degli amici di Terno d'Isola.

Piccole devozioni sui monti di Papa Giovanni XXIII


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