sabato 9 agosto 2014

Un lago di silenzio

Estate 2014. Estate di crisi per il turismo (?). Ecco un'ottima occasione per ritagliarsi in questa estate ferie diverse da solito. Chi decide di abbronzarsi in una pista di atletica facendo una passeggiata di circa diecimila chilometri; chi decide di partecipare a 10 maratone in dieci giorni sulle sponde di un lago. L'importante è assecondare la propria passione... che in questi casi rasenta l'incoscienza: correre! Panorami diversi: un campanile, quello di Curno e la magnifica skyline della Bergamo vecchia nel primo caso, panorami lacustri del lago d'Orta, pacifiche isolette in mezzo al suddetto lago nel secondo. Panorami che con il passare dei giorni diventano familiari, in pratica diventano una seconda casa. Ho raggruppato queste due esperienze perché hanno in comune una caratteristica: si cammina o si corre per giorni, si percorrono centinaia di chilometri e... si è sempre al punto di partenza.

Di casa a Curno, ho deciso di partecipare alla corsa sulle sponde del Lago d'Orta denominata “10 marathons in 10 days Orta”. Partenza ed arrivo al Lido di Gozzano, la manifestazione vede come principale organizzatore Gino Paolo, validamente coadiuvato da Caterina, “capa” e responsabile della segreteria. Duro il suo lavoro nel coordinare tutto lo staff... , ma essere da sola ha un vantaggio: non deve litigare con nessuno! Le maratone, la cui partecipazione è riservata solo ai soci del “Club Supermarathon”, anche stranieri, prevede un tracciato di 21,0975 metri da percorrere due volte. Accurata misurazione con cartelli di segnalazione e
chilometrici in abbondanza, il che consente di seguire il tracciato senza patemi di potersi perdere. Come sempre ho sbagliato le mie previsioni. Trattandosi di percorso lungo il … lungolago, ho pensato che fosse un bel percorso piatto senza salite. In effetti il percorso era bello, in molti tratti ombreggiato, con passaggi panoramici in borghi antichi e transito sicuro lungo i pochi tratti di strada asfaltata, ma non certo piatto! Vabbè... non si può avere tutto! Alla partenza occasione per rivedere gli amici impegnati oggi; molti stanno facendo “l'en plein”, altri come me e Ferdinando correranno solo oggi. I partecipanti oggi sono una trentina, e la previsione è di correre almeno metà gara in compagnia “del Ferdi”, che si presenta alla partenza “... infortunato e senza allenamento...”. Pronti, partenza e via! Nemmeno 500 metri e... sono già staccato! Sono solo e lo sarò per quasi tutta la gara. Correndo in solitudine ho l'occasione per ammirare le bellezze del percorso e fermarmi per scattare foto (e tirare un po' il fiato). I chilometri passano, lenti... ma passano! Termino il primo giro. Il secondo giro permette di osservare particolari che non si erano notati nel primo e questo compensa il fatto di correre in solitudine. Il tempo in questi giorni è un po' bizzarro e quello che per i maratoneti è un bene (un breve scroscio di pioggia, che rende più tollerabile la corsa) è malvisto dai molti turisti sulle sponde del lago che stanno recuperando velocemente armi e bagagli ed in alcuni casi lasciano il lago rinunciando ad un pic nic programmato, per una più comoda sistemazione in una delle numerose trattorie.
... uno spettatore solitario

Un paio di annotazioni. Questa è una maratona ecologica … Gino, oltre a fare il servizio scopa, provvede a recuperare anche i rifiuti che alcuni non gettano nei contenitori predisposti dall'organizzazione. Attestato di benemerenza a Gino; cartellino rosso agli indisciplinati. Diploma con lode al sottoscritto (per una volta lasciatemi auto-elogiarmi) in quanto ho utilizzato per tutta la gara un solo bicchiere di plastica!
L'altra annotazione riguarda Francesco Capecci. Scambiando due parole all'arrivo, l'ho visto particolarmente amareggiato per il fatto di non aver avuto il premesso dalla Capitaneria di Porto per disputare la sua 6 ore lungo il molo. Non conosco i motivi per cui non è stato concesso il permesso (n.d.a. il Comune era favorevole a questa iniziativa), ma vorrei far presente che ha arrecato un piccolo danno alla comunità di San Benedetto del Tronto. La manifestazione avrebbe fatto confluire nella località marina parecchi atleti e, visto il periodo (il mese di luglio), con la famiglia al seguito avrebbero potuto abbinare alla gara qualche giorno di meritato riposo.
Il buon Mario, responsabile dell'aggiornamento classifiche, mi ha confermato che, pur essendo le gare dichiarate non competitive, visto che è un percorso misurato e che viene stilato un ordine di arrivo, hanno tutte le caratteristiche per essere inserite nella classifica ufficiale del club SuperMarathon.
Se ho capito il senso, concludo che se si organizza una maratona su percorso certificato (ad esempio sul circuito del Parco Zanchi, dove si sono svolte diverse edizioni della Maratona sul Brembo, gara ufficiale FIDAL), stilando e pubblicando una classifica in rete (ad esempio su questo blog) e limitando la partecipazione ad un ben definito gruppo di atleti (ad esempio “Le pecore Nere”), questa dovrebbe avere tutte le caratteristiche per essere inserita in classifica. O no?
Resto in attesa di vedere il comportamento di altri in altre situazioni!

 
Concludo facendo i miei migliori auguri a tutti gli amici impegnati nelle 10 maratone: “Che la forza sia con voi!”.
 
Casa vestita a festa ...
 
e roccia decorata
 
© Foto Fausto Dellapiana 2014


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