giovedì 13 febbraio 2014

La madre degli imbecilli è sempre incinta

Camminare ha i suoi vantaggi: fa bene alla salute e consente non solo di vedere le cose, ma anche di osservare ciò che ci circonda.
Ecco quindi che non è passato inosservato un bel graffito che è comparso su un muro di Treviolo. In questo caso non si è trattato di un graffito clandestino fatto nottetempo da qualche “writer”, ma di un graffito fatto alla luce del sole e con il beneplacito del Comune. Il graffito, con tanto di stemma comunale, era stato realizzato sui muri di uno dei tanti nuovi sottopassi della strada Dalmine-Almè. Buona la tecnica, buoni i contenuti. Alcuni riguardavano i lavori dei contadini, un chiaro riferimento ad arti e mestieri tipici del nostro paese; in altri era raffigurata Piazza Vecchia, un chiaro legame con la città. Ecco un esempio di come un muro insignificante possa “raccontare” un po' di storia, sicuramente non una storia con la “s” minuscola, ma pur sempre storia. 

Murales
Stemma del Comune di Treviolo
(particolare)
Tutto bene dunque? Avrei sicuramente risposto di sì, se qualche “imbecille” non avesse pensato bene di sovrapporre una sua personale interpretazione, dipingendo delle scritte, magari ben fatte, ma incomprensibili e che di fatto hanno rovinato i disegni sottostanti. Tra l'altro, non si è rispettata una legge non scritta dei “writer” che giudica sconveniente rovinare il lavoro di altri. Se proprio avevano delle bombolette spray in eccesso da usare, potevano utilizzare la parete opposta, che è ancora intonsa, per esprimere la loro creatività. Altro esempio di “buona” educazione e di “rispetto” della cosa pubblica, è stato messo in atto da altri imbecilli, che qualche giorno fa hanno pensato bene di distruggere la piantina che indica i percorsi dei mezzi pubblici di Bergamo, ad una fermata dell'autobus. Si è trattato di un piccolo ma stupido atto di vandalismo, che può mette in difficoltà le persone che si muovono con i mezzi pubblici.
Cosa posso augurare a questi imbecilli? Nel primo caso che qualcuno possa dar loro “pan per focaccia” e rovinare il loro miglior disegno fatto nottetempo su qualche parete; nel secondo che loro stessi o qualche persona a loro vicina possa perdere un buon affare, un lavoro o qualche altra buona opportunità arrivando in ritardo ad un importante appuntamento per aver sbagliato a prendere un mezzo pubblico ritrovandosi dalla parte opposta.
Certo noi siamo un piccolo paese ed abbiamo piccoli imbecilli; vuoi mettere la diversità con gli “imbecilli” della capitale?
Ecco un esempio, che calza a pennello con il nostro.


L'argomento è sempre un disegno murale.
Qui il soggetto è nientemeno che Papa Francesco.

Viene raffigurato come Superman mentre prende il volo. Croce di ferro al collo, nella mano una borsa sulla quale compare la scritta "valori" e dalla quale spunta la sciarpa del San Lorenzo, la squadra del pontefice argentino. Un murales fatto con gusto e senza alcuna volgarità. E per una volta nessuno ha gridato al vandalismo.
L’idea è di un writer romano, ma la notizia è che l’immagine è stata pubblicata su un account Twitter ufficiale del Vaticano, quello del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali. Il testo, che accompagnava l’immagine postata, era molto “social”: "Ecco cosa abbiamo visto su una strada di Roma vicino al Vaticano".
Ecco che anche qui entrano in ballo degli “imbecilli”. Qualche solerte dirigente dell'azienda comunale AMA, tirando il ballo il decoro dei muri romani, si è messo subito in moto per far eliminare dal muro il graffito. Ma perché quando c’è per una volta un’immagine che richiama il sentimento popolare, oltretutto davvero ben realizzata, viene cancellata? Non risulta che l’Ama sia efficace ed efficiente nelle operazioni di pulizia della mura della Città Eterna. (vedi)

Piccolo paese: piccoli imbecilli; grande città: grandi imbecilli!

1 commento:

  1. Buongiorno,le ho mandato una email al suo indirzzo riguardo questo articolo.

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