giovedì 25 aprile 2013

25 aprile: sui sentieri della 53a Brigata Garibaldi

Logo 25 aprileIeri si era posto il dilemma su cosa avrei fatto nella giornata del 25 aprile di quest’anno. Partecipare ad una non competitiva con Fausto correndo, oppure mantenere la tradizione che da quest’anno mi vede in compagnia di Rossana impegnato su qualche sentiero o pista ciclabile camminando? È bastata una piccola ricerca in Internet per far propendere la decisione sulla seconda scelta: camminare lungo la ciclabile della Valle Seriana. Il motivo è semplice: dalla rete ho appreso che la valle era il territorio in cui erano operanti i partigiani ed in particolare era operante la 53a Brigata Garibaldi “Martiri di Lovere”. Visto che anche mio papà era stato partigiano nel cuneese (era inquadrato nella 78ª Brigata Garibaldi "Devic" ,già "Stella rossa", attiva nelle Langhe), quale migliore occasione per camminare e... ricordare?

Zaino in versione 25 aprile...
con il tricolore!
Il tratto di percorso che abbiamo fatto e quello finale da Colzate a Clusone ed è collaudato visto che l’abbiamo fatto con tutte le condizioni atmosferiche, in tutto tra andata e ritorno circa 25 chilometri.
Oggi giornata, come dicevo festiva, per cui le persone sulla pista erano in numero molto maggiore del solito: chi passeggiava, chi correva, i soliti bikers. In particolare durante il tragitto di ritorno nel tratto tra Clusone e Ponte Nossa sembrava di essere sul Sentierone, vista la moltitudine di persone; in particolare erano presenti intere famiglie con bambini, che correvano gioiosi e spericolati come solo i bambini sanno fare. I genitori pur vigili erano tranquilli, visto che non dovrebbero esserci pericoli. Appunto ... non dovrebbero esserci pericoli, se ... se alcuni bikers che definisco “della domenica” (per non usare termini più offensivi...) non avessero preso la ciclabile come l’ultimo chilometro di un mondiale di ciclismo e loro stessero combattendo per il primo posto. Ricordo loro che sulla pista ciclabile vi è il limite di velocità che è di 20 chilometri orari.
La giornata oggi era soleggiata, ma non calda, per cui si camminava piacevolmente, come piacevole è stata la sorpresa di vedere moltissime case di Ponte Nossa con il tricolore alle finestre. Buon segno in questa valle si vuol mantenere vivo il ricordo della Resistenza. Non ho una conoscenza approfondita della storia riguardante le operazioni che i partigiani hanno condotto nella Valle,
Tricolori a Ponte Nossa
ma so di certo che una, in cui furono uccisi cinque partigiani, era stata fatta lungo la linea ferroviaria che partiva da Bergamo ed arrivava a Clusone, insomma lungo il percorso della ciclabile, percorso sul quale noi stiamo camminando ora. Ma le sorprese non sono finite qui. Arriviamo a Clusone verso le 11,30, proprio nel momento in cui il Sindaco sta tenendo il discorso sul 25 aprile. Discorso nel quale il Sindaco ha ricordato il sacrificio di tanta gioventù che a costo della vita ha combattuto non solo per la libertà, ma per un paese unito.
Ha inoltre ricordato che questo sacrificio deve essere di monito per chi in queste ore sta cercando di formare un governo. Questo in estrema sintesi il succo del discorso. Anche qui era esposto a moltissime finestre il tricolore. Per una mia curiosità, ho chiesto di che partito fosse il Sindaco. Quello che mi ha sorpreso è stato venire a conoscenza che era dello stesso partito il cui segretario anni fa, a Venezia, aveva invitato una signora a “... gettare il Tricolore nel cesso!”. Qualcuno potrebbe obiettare che il discorso, vista la presenza delle autorità militari locali e dei rappresentanti di varie armi, avesse una valenza “pubblicitaria”, fatto che ritengo non verosimile in quanto nei manifesti esposti sul territorio Comunale ed a firma del Sindaco si invitava ad esporre il Tricolore alle finestre. Per dovere di informazione segnalo che le mie posizioni sono distanti da quelle del partito del Sindaco, ma nel caso specifico siamo in perfetta sintonia!

Clusone: lapide ai caduti per la Libertà
Clusone: lapide ai caduti per la Libertà

Manifesto

L’arrivo a Clusone è stato anche l’occasione per assistere ad alcune manifestazioni folcloristiche organizzate dal Comune (credo) in occasione del centenario del Turismo della Pro Clusone. Era stato anche allestito un piccolo mercato in Piazza dell’Orologio con la vendita di prodotti locali: ecco finire nei nostri zaini una formaggella della Val Seriana, il “Pan Spinato” ed un chilo (abbondante... qui i commercianti sono generosi) di “Farina di Melgotto” (farina bramata integrale di mais Spinato di Gandino). La polenta fatta con “farina di Melgotto” ha vinto per due anni la “disfida della polenta” di Varzi, comune in provincia di Pavia.
Per la cronaca Gandino è stato il primo paese in Lombardia a coltivare il mais e, di conseguenza, il luogo in cui fu cucinata la prima polenta di farina gialla.
In fondo anche questa e cultura... golosa cultura!
Ecco come abbiamo trascorso il nostro 25 aprile: camminando, ricordando e scoprendo cose che non ci saremmo aspettati di vedere.
Ritornando verso casa abbiamo sentito degli strani rumori: a tratti sembravano frane, a tratti il rumore sordo di un terremoto... alla fine abbiamo capito: erano i partigiani sepolti in Valle che si rivoltavano nelle loro tombe alla notizia che un leader politico auspicava che “... l’Italia fosse invasa dai tedeschi”. Tedeschi che loro avevano scacciato dall’Italia a costo della vita!


© Foto Fausto Dellapiana & Azzola Rossana 2013

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