domenica 17 febbraio 2013

Quel podio vuoto alla Mezza del Castello

Immagine intestazione
Oggi si è corsa a Vittuone la 9a edizione della “Mezza del Castello”, una gara ormai entrata nel cuore di moti atleti lombardi che hanno preferito correre sulle strade di campagna, completamente senza traffico, del “Parco sud Milano”, dove si snodava l’intero tracciato, anziché sulle strade di Verona, che sicuramente potevano offrire un miglior panorama, ma sicuramente con più traffico.
Nonostante la concomitanza della gara scaligera, la gara milanese ha fatto il pieno di atleti, anzi di più. Infatti il numero massimo di partecipanti avrebbe dovuto, secondo regolamento essere limitato a mille; in realtà erano presenti sulla linea di partenza ben 1084 atleti (fonti speaker ufficiale della gara).
La gara ha rispettato le aspettative. Scorrevole e senza traffico il percorso e buoni i ristori; molto personale sulle strade ed indicazioni perfette. Il tutto favorito dal fatto che il tracciato era praticamente un quadrilatero. Unica novità, anche se presente da un paio di anni, è la salita posta negli ultimi metri del percorso, tutto sommato una bella modifica, e, se lo dice uno che non ama particolarmente le salite potete crederci.
Pettorale Mezza del Castello
Bene, fin qui una breve descrizione della gara e della sua organizzazione.
Ora un dubbio mi assale: “Quando per un’atleta finisce la gara?”. Qui la risposta è un po’ complessa. Io ho questa teoria.
Per la maggior parte di noi la gara finisce quando si taglia il traguardo. Visto il risultato, non ci sono altri adempimenti. Ma si può dire lo stesso per chi entra in una classifica dei premiati?
Nelle gare di ciclismo a tappe, ad esempio il “Giro d’Italia” o il “Tour de France”, il non salire sul podio, o mancare al dopo gara è sanzionato con ammende pecuniarie non indifferenti.
Certo si parla di professionisti. Ok. Ma se un amatore che si allena con metodo, togliendo, magari, tempo alla famiglia, una volta che riesce a primeggiare, perché evita il podio?
Dellapiana FaustoLocatelli Ferdinando
... oggi orfani dello "Zio"!

Non è forse questo il momento dove si “premiano” gli sforzi compiuti, di cui la gara è solo l’ultimo atto? Non è solo un evento per il singolo atleta, ma anche una vetrina della società sportiva a cui appartiene (in molte società vengono riconosciuti benefit a questi atleti vincenti!).
Oggi è accaduto un fatto per me un po’ spiacevole. Avevo saputo da Mario che un nostro atleta avrebbe dovuto essere premiato. Bene, è sempre una buona cosa quando un Runners Bergamo ottiene un buon risultato. Vista l’ora delle premiazioni ed il tempo a disposizione per cambiarmi, ho deciso di non fare la doccia per poter fotografare il nostro atleta. Foto che avrei pubblicato su questo blog (quando posso, cerco di pubblicare solo mie foto), insomma un piccolo scoop.
Eccomi sotto il palco delle premiazioni. Sono presenti, oltre agli organizzatori, l’Assessore allo Sport del Comune ed un rappresentante della FIDAL Lombardia. Viene chiamato l’atleta dei Runners Bergamo. Bene, ci siamo. Accendo la macchina fotografica. Per un attimo non succede nulla. La sala è grande, sarà in fondo. Nulla. Altro appello, ancora silenzio.
Spengo la macchina fotografica ed esco dalla sala... deluso!


© Foto Fausto Dellapiana 2013

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