domenica 15 aprile 2012

Milano City Marathon 2012: ancora luci & ombre


Dodicesima edizione della MCM e dodicesima mia presenza. Mi sarebbe piaciuto quest’anno scrivere che tutto era filato liscio, ma purtroppo devo ancora rilevare alcune cose che possono, credo che debbano essere riviste per far sì che non ci siano nei nella manifestazione.
Cercherò di scrivere alcune mie impressioni, che probabilmente possono essere condivise da chi ha partecipato a quest’edizione caratterizzata da un pioggia leggera, ma incessante ed a tratti fastidiosa.
Quest’anno non ho assistito alla solita disputa tra automobilisti ed addetti al presidio delle strade (vigili e volontari) credo che non solo sia aumentata la sensibilità dei milanesi ma il servizio di informazione sia stato più efficace degli scorsi anni. Certo non erano molti i milanesi a fare il tifo, ma almeno quest’anno non ci sono piovute dall’alto uova o secchiate d’acqua come successo gli scorsi anni.


Riconfermati i servizi logistici ed il luogo di partenza, tutto sommato sufficiente il tutto. Da sottolineare la gentilezza e la disponibilità del personale addetto al ritiro delle sacche indumenti. Quest’anno tutto è filato liscio e non ci sono state le code viste in alcune precedenti edizioni. Quello che molti chiedono è la possibilità di inserire gli indumenti nelle proprie borse o in subordine aumentare la capienza della sacca fornita dall’organizzazione. Quasi nessuno è riuscito ad inserire le scarpe di ricambio ed in una giornata come quelle di oggi sarebbe stato gradito poter indossare scarpe asciutte al’arrivo.
Nulla da dire sui ristori, a confronto della prima edizione quando dopo il passaggio degli atleti che in prospettiva la correvano in 3h 30’ (eh, sì allora io ero uno di questi) non c’era più nemmeno l’acqua, si nota la differenza. Anche qui un piccolo accorgimento può far aumentare il “punteggio” totale, perché non mettere anche bevande calde, ad esempio the? Bevanda gradita a moltissimi e con un tempo così avrebbe fatto piacere.
La novità delle ultime edizioni, beh ormai non è più una novità, è l’inserimento della Maratona a staffette. Indubbi i vantaggi: aumenta di molto la platea dei partecipanti, erano quasi il 60% del totale. Altro fatto che io trovo positivo è la visione della gara negli ultimi chilomentri: non solo atleti “spenti” (io oggi ero uno di quelli) che corrono (?) gli ultimi chilometri al ritmo del bradipo, ma accanto a questi atleti ed atlete che hanno ritmi più veloci ed in molti casi non solo incitano i “bradipi” ma li accompagnano per alcuni tratti.
Fin qui le luci della MCM, ma come dicevo anche alcune ombre. Tra tutte segnalo quella più macroscopica: la logistica della zona d’arrivo. È sotto gli occhi di tutti che è del tutto insufficiente. Lo scorso anno il fatto è passato inosservato la bella giornata di sole ha di fatto “sparpagliato” gli atleti nelle zone verdi dell’arrivo. Quest’anno con la pioggia questo non è stato possibile per cui, viste che le tende erano poche e strapiene, moltissimi atleti sono stati costretti a cambiarsi sotto la pioggia, mentre altri hanno preferito farlo direttamente nelle loro auto, dopo averla raggiunta utilizzando la metropolitana.
Runners Bergamo alla partenza



Alla prossima edizione della Milano City Marathon!

2 commenti:

  1. Volevo segnalare che la Maratona di Milano era valevole come prova del campionato sociale RB e ahimè noto con dispiacere che il sig. Basletta Fausto il primo a dx nella foto (sicuramente per sbadataggine) non indossava la divisa RB, per cui non potrà essere inserito nella classifica per il titolo di campione sociale, un vero peccato.
    Ciao
    Gio

    RispondiElimina